VOGLIO UN CUCCIOLO... cosa devo sapere?, domande e richieste da fare al momento dell'acquisto...

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Mary's Cavalier King
view post Posted on 13/2/2007, 21:00 by: Mary's Cavalier King
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Buon giorno, visto che ho avuto a che fare con questo negozio di import export di cuccioli dall'est
volevo segnalarvi che ho comprato una cucciola di bernese un anno fa ed appena portata a casa ha accusato sintomi di polmonite. Dopo il trattamento antibiotico di circa 10 giorni è guarita, ma le è comparsa la rogna sarcoptica; trattata anche questa è finalmente guarita.
Mi sono recato nel negozio dove avevo acquistato il cucciolo e dopo un'accesa discussione mi sono
fatto almeno rimborsare le spese mediche e farmacologiche.
Devo aggiungere che ho chiesto il pedegree che dopo un anno è arrivato, la mia cucciola è polacca. Aggiungo che la mia cucciola non è secondo lo standard, è piccola e di ossatura esile...però le vogliamo un bene terribile.



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Salve a tutti,
mi chiamo Elisa, e sono un'amante dei cani...di tutti.
Purtroppo 3 settimane fa, io e il mio fidanzato abbiamo acquistato presso un negoziante di fiducia un cucciolo di chihuahua, aime proveniente dall'est, per essere più esatti da Budapest.
dopo due giorni il cane ha iniziato a sentirsi male, accusando dei forti dolori addominali: dopo ripetute visite e analisi delle feci da un veterinario, abbiamo scoperto che il cucciolo aveva contratto la coccidiosi e in più risultava essere sottopeso.
Il cane, il giorno seguente dopo atroci sofferenze è morto in clinica.
La diagnosi: coccidiosi acuta e anemia al fegato, ma tra una settimana avremo i risultati dell'autopsia, i quali, e lo spero di cuore, ci aiuteranno ad incastrare quel venditore che, anche messo davanti al fatto, continua a dichiararsi ignaro della malattia che ci ha portato via la nostra piccola Lily.
Questa è una storia brutta ma vera. Noi ci siamo rivolti al Codacons, e speriamo di ottenere giustizia, anche se sarà amara, perchè la piccola Lily non è più con noi.


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In data 27 febbraio 2004 , il sottoscritto ha acquistato presso (nome) un cucciolo femmina di razza Labrador Retriever assicurata dal venditore di essere di nazionalità italiana, vaccinata e con pedegree italiano, la cui età era di circa 4 mesi, pagando 450 euro (nel prezzo inclusi un collarino e una confezione di mangime da tre kg).
Il sottoscritto era stato assicurato che avrebbe ricevuto, alla fine della settimana in questione, il libretto sanitario del cucciolo, onde appurarne la salute e verificare l’effettuazione delle vaccinazioni.
Il giorno 1 marzo 2004 il sottoscritto, insieme alla fidanzata, ha portato a controllo il cucciolo presso il Centro Veterinario(nome), che per poter fare la sverminazione aveva bisogno del libretto sanitario che ancora non avevamo ricevuto.
Il cane si presentava con addome gonfio, problemi intestinali, diarrea con un inizio di forte tosse, diagnosticato come coccidiosi.
Il veterinario, in attesa del libretto, ha prescritto una dose giornaliera di Bactrim, ma senza risoluzione dei sintomi accusati.
Vista la situazione e con il peggioramento delle condizioni generali del cane, con ancora più insistenza abbiamo richiesto il libretto sanitario e il suddetto negoziante ci forniva un primo libretto sanitario in lingua ungherese appartenente però ad un altro cane di un'altra razza (Golden Retriever).
(foto1-2)
Il primo libretto sanitario consegnato...non aveva neppure la RAZZA giusta!


Chiaramente insoddisfatto della situazione, ho preteso il reale libretto sanitario del cane e solo a questo punto il negoziante mi ha comunicato le origini ungheresi del cane.
Allora per risalire al libretto originario, il venditore si è messo in contatto con l’importatore, sig. (nome), il quale per oltre due settimane non ha consegnato il libretto presso il negozio.
Il cane intanto continuava a peggiorare: nonostante le cure sotto le indicazioni del dott. (nome), presentava, oltre alla tosse sempre più insistente e alla diarrea irrisolta, un’estesa forma di dermatite sulle zampe, a livello dei gomiti, nell’interno coscia e sulle orecchie.
Il veterinario prescriveva la seguente cura il giorno 17/3/04: Neguvon polvere, Vetaraxoid compresse, e Impetex crema. Il giorno 18/3/04 prescriveva: Alginor gocce per bambini, Bisolvon sciroppo. Il giorno 19/3/04 il cane effettuava analisi del sangue con il risultato di transaminasi elevate. Il giorno 22/3/04 il veterinario prescriveva, visto il sangue nelle feci e tosse sempre più insistente: Bentelan e Konakion compresse.
Il sottoscritto quindi si è recato, sempre insieme alla fidanzata, presso il negozio dell’importatore in Italia del cane, il sig.YYY, titolare del pet shop XXXX, ubicato in via XX – Napoli, nel quale il titolare era momentaneamente assente.
Il collega che lo sostituiva, alla richiesta del libretto originale del cane, prima si rifiutava di parlare con il sottoscritto, poi insistendo, mi presentava un libretto del cane Labrador che però si rifiutava di consegnarlo poiché aveva personalmente fatto vaccinare l’animale (sostenendo di averlo fatto di tasca propria).
In seguito affermava che per avere il libretto, sarei dovuto andare presso il loro veterinario a via..., per farlo vaccinare, contraddicendo quanto aveva poco prima detto.
In seguito, dopo le mie lamentele, mi ha consegnato un foglio di carta di blocco note (foto 3) che recava il nome dei supposti vaccini effettuati (Canigen CE/L e Canigen Ceppi/L entrambi della Virbac) e del vermifugo somministrato (Nemex Pasta).

Splendido esempio di "libretto sanitario" scritto a mano su foglietto vagante!



Il giorno seguente mi sono recato, sempre insieme alla mia fidanzata, di nuovo presso il negozio del sig. YYY
Con noi c’era anche il sig. (nome venditore) e mio padre.
Finalmente abbiamo incontrato il sig. YYY, titolare del suddetto negozio che al termine di una lunga discussione, ancora non forniva il libretto originale, che in ogni caso non era quello che ci aveva mostrato il giorno prima il suo collega.
Ci dice altresì che il libretto non l’aveva ancora ritirato da un altro negozio di animali, l’Ambulatorio Veterinario della dott.sa (nome).
Intanto, il sig. YYY prendeva i dati del proprietario del cane per poter cosi segnalare il nome presso l’ASL di competenza per l’applicazione del microchip a norma di legge.
Il sig. YYY garantiva di telefonare al proprietario del cane per fissare un appuntamento per effettuare la registrazione all’anagrafe canina, ma tale telefonata non è mai arrivata.
Altresì il sig. (venditore) prendeva nota degli estremi della mia fidanzata affermando che avrebbe sistemato lui la questione e che il pedegree, con il solo sovrapprezzo di 90 euro, sarebbe arrivato direttamente a domicilio nell’arco di tre mesi.
Dopo un’altra settimana d’attesa nella quale ho ottenuto solo una copia via fax da parte del sig. YYY del libretto del cane; mi sono recato di persona presso questo centro veterinario a ritirare l’agognato libretto che era naturalmente differente rispetto ai primi due presentatici in precedenza.
Questo altro libretto, che abbiamo preso come presunto originale, è sempre scritto in lingua ungherese.
In prima pagina reca la dicitura della razza “Labrador”, mentre la data di nascita dell’animale è cancellata con il correttore bianchetto, ma si riesce a leggere “2003.12.10” (foto 4).

Il libretto "definitivo" consegnato ai proprietari del Labrador: un libretto che potrebbe essere di chiunque! La data di nascita, tra l'altro, è palesemente contraffatta.



All’interno si dichiara l’avvenuta vaccinazione per le seguenti patologie: Parvovirosi (del 20/1/2004), Leptospirosi (del 07/02/2004) effettuate in Ungheria e Canigen CE/L Virbac effettuata il 22/2/2004 dalla dott.sa (nome).
Ottenuto un libretto ritenuto “originale” (in base al quale si dichiarava l’avvenuta vaccinazione delle patologie di cui sopra) il dott. (nome) (in data 12/3/2004) eseguiva il richiamo della parvovirosi, registrando il tutto su un nuovo libretto sanitario in italiano.
Viste le condizioni del cane che purtroppo peggioravano di giorno in giorno, il 29/3/2004 il sottoscritto si recava presso un altro ambulatorio veterinario, la Cli.Vet. (nome).
Il dottore ha subito evidenziato la gravità della patologia del cane, identificata come sospetto cimurro.
Ha prescritto (all.to n.10) Rilexine 300 compresse, Bronchenolo sciroppo, Deltacortene compresse, Bimixin compresse.
Oltre a questo ha prescritto una cura a base di aerosol (all.to n.10), con Clenil A, Mucosolvan e Gentalyn.
Vista la condizione pessima del cane e nel dubbio che le vaccinazioni siano state davvero eseguite sul soggetto, il dottore ha consigliato di rieffettuare di nuovo il ciclo di vaccinazioni.
Con questa cura il cane è guarito dalla tosse nel giro di due settimane, ma ha presentato nel contempo un peggioramento della dermatite.
A questo si è aggiunto un cambiamento nella dieta dell’animale, che ha utilizzato quindi da marzo in poi un prodotto dietetico-veterinario per la risoluzione della diarrea cronica, dovuta anche ad una predisposizione del cane alla colite.
Un’analisi più accurata della pelle (con raschiamento del pelo) ha condotto alla diagnosi di rogna rossa pruriginosa, difficilmente curata con tre iniezioni di Ivomec (14/4, 28/4 e 13/5 – vedere all.to 11).
Il cane, stressato da tutte le somministrazioni di medicinali di questi tre mesi, ha accusato un decadimento della condizione generale del pelo che si presentava opaco e debole, nonché rado sulle orecchie, le zampe e le spalle.
Il cane ha dovuto subire un ennesimo trattamento ricostituente (13/5, all.to n.12): Clorexiderm soluzione e (all.to n.13) Redonyl compresse.
In aggiunta a ciò, visto che l’animale ha raggiunto il settimo mese di vita, mi è stato consigliato di eseguire delle lastre di controllo di routine nelle razze di taglia medio-grande per verificare la presenza o meno della displasia dell’anca, patologia congenita a carattere ereditario dovuta ad errata selezione dei genitori e dalle origini non controllate.
La patologia è risolvibile solamente tramite una difficile (e molto costosa) operazione chirurgica, visto che comporta una grave degenerazione articolare progressiva.
Tale degenerazione comporta una progressiva zoppia nell’animale che, al fine di ritardarne la comparsa in maniera evidente, deve mantenersi mediante integratori di glucosammina e condroitinsolfato (Condrostress Supra, vedi all.to n.14).
Quindi in data 15/6/2003, presso il centro (nome), sono state eseguite le radiografie alle anche e al gomito-spalla (per via di una zoppia alla zampa anteriore sinistra comparsa improvvisamente la sera precedente alla visita).
Le lastre (all.to n.15) hanno evidenziato quanto sospettato: il cane è affetto da displasia dell’anca, in maniera vistosa soprattutto a quella destra.
Ad oggi il pedegree promesso non è mai arrivato cosi come la convocazione per il microchip, per questo abbiamo provveduto personalmente in data 18/5/2004 (all.to n.16) a registrare il cane all’anagrafe canina presso l’ASL NA 1 del Parco San Paolo.


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Circa due anni fa ci fu qui ad arezzo una mostra del cucciolo, dove affittarono un grande locale ci misero delle gabbie con dentro dei cuccioli di tutte le razze, quando chiedevi informazioni per l'acquisto, ti veniva fornito un allevamento nei pressi di reggio emilia.
Dopo pochi giorni andai a visitare questo allevamento, era immenso c’erano centinaia di cuccioli tenuti in gabbie tutti insieme anche di razze diversi e si azzuffavano in continuazione, siccome io ero interessato all'acquisto di un chow chow, mi portò a vedere alcuni tenuti in locali completamente senza luce per cui in questa gabbia c’ erano molti chow chow alcuni anche di qualche mese e come mi sono avvicinato mi hanno ringhiato impauriti per cui il proprietario mi ha sconsigliato di prendere uno di quelli perché a suo dire erano aggressivi, tenuti in quelle condizioni io credo che era già un miracolo se erano vivi.
Mi consigliò un'altro cucciolo di chow chow che era in una gabbietta insieme a altri due cuccioli di razze diverse di cui uno ricordo era un carlino, ricordo aveva una pancina gonfia quasi se stava per scoppiare, lo presi subito al prezzo di un milione delle vecchie lire più mi disse che se volevo il certificato dovevo pagare altre 100 mila lire cosa che feci, lungo il tragitto ogni piazzola mi fermavo e poverino aveva una diarrea!
Oggi ha due anni e mezzo, ti elenco quello che sto spendendo per curare questo amore di cucciolo:
l’ho operato perché non scendeva un testicolo; l’ho operato all'occhio credo si chiami empropio o cosa simili, sempre malattie ereditarie; ogni mattina e dico ogni mattina lo medico per le sue dermatite per le sue allergie, per le sue diarree.
Sicuramente è stato fortunato perché io lo adoro e vivo per lui: sono sicuro che se capitava a un'altra persona a quest'ora era già morto. Lei mi chiederà perché mi sono rivolto a lui: perché non sapevo cosa c’era dietro questo mercato e questi mercenari di cagnari, oggi sconsiglio tutti quello che mi chiedono dove l’ho acquistato, gli racconto le sofferenze che patiscono questi cuccioli e le malattie che hanno.
Il carattere…praticamente è un cane che è talmente timido e dolce che non ha la grinta dei veri chow chow anche se io lo adoro ugualmente anzi sicuramente di più dei miei precedenti cani perché so quello che ha sofferto per il viaggio e le altre cose.
Io spero tanto che queste persone possano chiudere immediatamente per il bene degli animali, dopo qualche mese mi ha mandato il certificato, come se con quello che ha fosse possibile portarlo a qualche mostra…ma a lui interessava solo vendere il resto non gli frega nulla.
Questa è la mia triste storia e anche del mio amico Rolly che è stato veramente fortunato sia lui che io perché gli voglio tanto bene. Un caro saluto e grazie per quello che state facendo


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Sono di roma e, come tanti, ho comprato la cagnetta a metà dicembre scorso per fare un regalo a mia figlia.
L'ho comprata in un negozio "storico" di Roma, (nome negozio) e non mi intendo particolarmente di cani, quindi vi racconto come è andata: entriamo nel negozio e mia figlia aveva già individuato quale cucciolo voleva fra le decine esposte, così mi vedo mettere in braccio una cagnetta minuscola e mi sento dire: “E’ una jack russell terrier, ma non ha il pedigree, perché sono cani che ancora non lo hanno, viene dall'irlanda e ha 60 giorni, è chippata, questi sono gli stikers del chip e questo è il libretto delle vaccinazioni, per il mangiare le dia eukanuba puppy allungato con acqua, le preparo una garanzia di otto giorni così se il suo veterinario dice che il cane sta male lei lo riporta, noi lo facciamo controllare al nostro veterinario e, nel caso, gli facciamo fare la quarantena qui nel negozio, grazie...il tutto fa 500 euro”.
Pago, ovviamente, e me ne vado con figlia e cagnetta...
La porto immediatamente dal veterinario che la esamina e la trova
all'apparenza bene...
Dopo tre giorni la piccola inizia ad avere la diarrea, mi preoccupo pensando alla gastroenterite e corro dal veterinario il quale le somministra sulfamidici per cinque giorni e un vermifugo.
Dopo altri due giorni alla poverina inizia una tosse secca che va crescendo di ora in ora, la riporto dal veterinario il quale diagnostica una tracheite e le somministra antibiotico per dieci giorni.
Nel consulto decido di non volere assolutamente usufruire della "garanzia degli otto giorni" in quanto non mi convinceva dal punto di vista della profilassi, cioè se devo far fare una quarantena ad un cane lo debbo tenere in un ambiente sterile, dove è certo che non siano passati cani ammalati e
quindi se il cane presenta sintomi di qualche malattia è sicuro che sia una "sua" incubazione e non il potenziale contatto con altri.
Sono una donna caparbia è ho fatto di tutto perché la cagnetta non morisse, quindi mi sono fidata ed affidata al veterinario e ho seguito le sue istruzioni in maniera pedissequa, sia per quanto riguarda la somministrazione delle medicine che per quanto concerne l'alimentazione.
Dopo quindici giorni la cagnetta si è ristabilita, prima è scomparsa la diarrea, poi la tosse, peccato però che a questo punto la povera bestiolina ha iniziato a perdere il pelo, sono state fatte più volte le analisi per individuare acari della rogna, ma, per fortuna, niente.
Passano altri due mesi, durante i quali ho finito di farle fare tutte le vaccinazioni e nel contempo mi sono messa a caccia per sapere da quale allevamento irlandese provenisse, ma non sono arrivata a nulla, i numeri del chip indicano il paese di origine che è l'Irlanda e una contea che però non
sono riuscita ad individuare, anche le mie ricerche direttamente in Irlanda non hanno approdato a nulla, peraltro il cosiddetto "libretto sanitario" conteneva esclusivamente l'informazione che il cane aveva fatto la vaccinazione contro la parvovirosi, senza indicazioni di nessun altro tipo, quali timbro del veterinario, allevamento e/o padrone precedente, insomma nulla, soltanto dietro al foglietto degli stikers c'era una indicazione scritta "jack russell f rome".
Nel frattempo mi rendo conto che Lilla non ha ancora iniziato a cambiare i denti e lì mi sorge un dubbio legittimo sull'età reale dell'animale...il giorno 14 dicembre 2002 il negozio ha dichiarato che la cagnetta aveva 60 giorni...Lilla ha iniziato a cambiare i denti a metà marzo 2003...voi siete esperti di cani, io no, lascio a voi le considerazioni sull'età reale.
Sempre a voi lascio le considerazione sul fatto che ho effettuato tutte le vaccinazioni praticamente con un mese e mezzo di anticipo.
Adesso Lilla sta bene, è qui accanto a me mentre scrivo, corre salta ed è in tutto e pertutto una jack russell puro sangue, almeno quanto a carattere, perché nel fisico purtroppo ha risentito di quello che ha passato, almeno credo, è rimasta molto minuta, è vero che pesa 4 kg ed è alta circa 28 cm al
garrese (una cosa giusta quindi), ma la struttura ossea è rimasta minuta, non so come spiegarmi meglio, il pelo si sta presentando con alcuni accenni broken, ma lo definirei "misto" sul muso è liscio e sulle macchie tan è broken, per di più, purtroppo, è affetta da enognatismo della mandibola e così il LIR non lo prenderà mai, ma a noi non importa è bellissima e la amiamo così com'è, ci ha riempito la vita di tanta gioia e felicità.
Però quello che ha passato, non io che la curavo notte e giorno, ma lei! non dovrebbe essere permesso in nessun modo.
Ho rintracciato un probabile fratellino di Lilla acquistato nello stesso negozio e nello stesso periodo e i padroni mi hanno confermato che anche lui ha passato, anche in via meno grave, le stesse vicissitudini, inoltre il mio veterinario disse all'epoca, che aveva in cura un altro jack nelle stesse
condizioni e che secondo lui se non erano della stessa cucciolata, forse provenivano dallo stesso negozio.
Ho raccontato questa storia mille volte, sui forum specializzati, parlando con allevatori, parlando con veterinari, parlando con addestratori e ho anche pubblicato le mie proteste su di un sito specializzato, spero che questa sia la volta buona che qualcuno si muova!
Se fossi stata un avvocato io stessa mi sarei mossa, ma non lo sono, faccio l'impiegata e mantengo una figlia, 4 gatti e un cane, tutti amati e curati.
Grazie per l'attenzione che avete posto al mio sproloquio, ma quando parlo di questa cosa ancora oggi mi arrabbio!
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Io ho comprato una decina di anni fa il mio primo boxer qui a macerata presso una specie di terribile allevamento di cani di tutte le razze.
Inutile dire che la mia boxerina veniva dall'est...e' morta prima di due anni di tumore al fegato. E' sempre stata bruttina e strana anche se gli volevamo tutti un gran bene...credo avesse sofferto molto perché quando l'abbiamo portata a casa era magrissima.

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Sono finalmente riuscito ad avere l'indirizzo del cagnaro di Napoli da cui è stato acquistato un cucciolo ammalatosi dopo pochi giorni, ma le persone interessate non vogliono dare il loro nome, non c'è stato niente da fare.
Sai com'è, quelli lì non sono tipi raccomandabili e questa signora (un po' anzianotta e ignorante) ha paura di ritorsioni camorra-style sulla figlia, che è la vittima (pagante) insieme al cane (morente)


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Riassumo in breve:ho comprato il 9-9-2001 una cucciola di bichon poil frisè presso (sedicente allevamento, in realtà importatore-cagnaro).
La piccola è morta due mesi dopo di cimurro.
L'ipotesi del mio veterinario è che la cucciola fosse in realtà più giovane di quanto dichiarato (infatti era la più piccola delle sorelle (ammesso che fossero sorelle) e quindi il ciclo vaccinale fosse del tutto sbagliato.
Il pedegree ungherese mi è stato consegnato prelevandolo da una pila di pedegree posti su uno scaffale.
Mi chiedo come potessero essere certi che fosse il suo dal momento che la piccola non era nemmeno tatuata.
Ho rifiutato la proposta di sostituirla con un'altra a metà prezzo (l'avevo pagata un milione e mezzo di vecchie lire), ma non sono riuscita in alcun modo a dimostrare la malafede del venditore, che vende anche via internet (c'è un sito che fa pure le "offerte del mese" per chi voglia cuccioli in saldo!!!!).
Mi è rimasto solo il dolore per la morte della mia piccola e il rimorso per essere stata tanto credulona.
Il luogo però si presenta molto bene e l'annessa clinica veterinaria tende ad accreditare un'immagine di serietà.
Per inciso anche il proprietario è un veterinario, che non fa certo onore alla professione.
Posso anche segnalare un negozio della mia città, Bergamo, che vende cuccioli di svariate razze giurando che si tratta di cuccioli provenienti dal suo allevamento.
Si chiama (nome negozio)
Già numerosi cuccioli sono morti, altri hanno ricevuto pedegree che non corrispondevano all'età del cane (ad esempio un golden retriever preso all'apparente età di almeno 3 mesi risultava dal pedegree essere nato 2 mesi dopo, cioè sarebbe stato preso all'età di 30 giorni, cosa che la padrona nega assolutamente.
Ad altri il pedegree non è mai arrivato, alcuni cuccioli sono stati gravemente ammalati.
Quasi tutti hanno problemi comportamentali.
Qui forse si potrebbe invocare la truffa, visto che la dichiarazione della proprietaria di avere gli allevamenti non corrisponde a verità.
Questa è la situazione per tutti o quasi i negozi di animali di Bergamo.
Qui vicino a noi c'è anche la (altro indirizzo), il posto più vicino ad un lager che io abbia mai visitato.
Nemmeno uno sprovveduto potrebbe fare a meno di accorgersi che lì i cani stanno malissimo.
Allora compensano questa mancanza di immagine con i prezzi bassi.
Scusate la prolissità, non so se queste segnalazioni vi saranno utili, ma io spero che nessun cucciolo e nessun padrone debba mai affrontare ancora ciò che abbiamo passato noi.
Grazie per quello che fate per i cani.
Distinti saluti


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Ciao, mi chiamo Costantino, ti voglio raccontare la triste storia del mio cane: ho acquistato un Rott dieci anni fa da (nome), essendo il mio primo cane di quella razza non sapevo bene come controllare il pedigree e verificare eventuali anomalie del cane.
Il cane mi è costato 600 mila lire, una volta a casa dopo qualche tempo vedevo che aveva paura di uscire di casa, aveva paura dei cartelloni dei temporali e dei petardi.
Dopo qualche settimana ho riscontrato un'otite (poi divenuta cronica ed è stato operato alle orecchie), ho telefonato al proprietario lamentandomi di quello che stava accadendo e lui mi rispose che era strano e che gli altri cuccioli da lui venduti erano buoni.
Passano i mesi e mi arriva a casa il Pedigree, io lo porto a far controllare dal veterinario, leggendo il Pedigree risulta che il cane proveniva da madre dei paesi dell'Est, infatti, adesso che ricordo, quando sono andato a vedere la cucciolata, c'era il maschio (bellissimo), la madre non c'era!!!.
Per farla breve, dopo alcuni anni, sono incominciati i guai, displasia all'anca destra, quindi ho dovuto interrompere l'addestramento in quanto il cane dopo un po’ lamentava dolore, all'età di 8 anni, tre operazioni in un anno, via milza, via testicoli, operazione per calcoli all'uretra, circa dopo un anno urina con sangue, quindi soldi per visite e antibiotici e infine incomincia a zoppicare con l'anteriore sinistro, io pensavo che avesse un po’ di artrosi, e invece dieci giorni fa purtroppo, viene riscontrato un carcinoma alla spalla sinistra, (2 o 3 mesi di vita) ieri con le lacrime e il cuore spezzato ho dovuto prendere una brutta decisione di portarlo dal veterinario e non farlo soffrire più.
Questa è la storia di Scion, un Rottweiler che con tutte le sofferenze che ha passato non si è mai permesso di fare del male a nessuno.
Per quelle persone che fanno queste cose, che vendono cani provenienti dai paesi dell'Est, ammalati o comunque non perfetti, dovrebbero mettersi la mano sulla coscienza pensando che fanno e faranno soffrire bambini e adulti che amano gli animali.
Ciao


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Siamo una famiglia che il giorno 23 di dicembre ha acquistato un cucciolo di Cavalier King Charles Spaniel presso il (negozio di Milano).
Appena arrivati a casa il cane era molto vivace, ma gia dal giorno seguente ha iniziato a stare male. Aveva diarrea, successivamente di solo sangue, e vomito e la sera stessa (24 dicembre) l'abbiamo subito portato dal veterinaio, che ha ricontrato: febbre, disidratazione che in aggiunta a già quanto presentava a casa erano tutti i sintomi di una gastroenterite virale.
Per 3 giorni è stato portato mattina e sera a fare delle iniezioni di sostanze idratanti e farmaci. Ora è dal 27 che si trova dal medico sotto osservazione. Previsioni ancora non è possibile farne, l'unica cosa che c'è stata detta è di non farci illusioni.
Abbiamo subito informato il venditore di quanto successo, dopo avergli chiesto ripetutamente se il cucciolo fosse sano, vaccinato, controllato e fosse tutto in regola. La sua unica risposta è stata: "Riportatemelo subito, IL CANE E' IN GARANZIA".
Per noi non è un oggetto che può essere sostituito, chiunque abbia acquistato un cucciolo in questo negozio ce lo faccia sapere perché è altamente probabile che sia infetto e noi non abbiamo intenzione di stare con le mani in mano.


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Scrivo per raccontare la breve storia sfortunata di un cucciolo di cane, Athena.
Poco più di venti giorni fa Anna, una mia amica, andò presso un negozio di animali per acquistare il cagnolino.
Si stupì subito che il cucciolo avesse solo due mesi di vita, ma soprattutto che fosse già stato sverminato e vaccinato. In seguito si scoprì che a fare il tutto fu lo stesso negoziante.
Purtroppo Athena dopo soli due giorni inizia a stare male, sembrerebbe nulla di grave, ma non migliorando nei giorni seguenti, Anna è costretta a contattare un veterinario.
Diagnosi: coccidi, un parassita che deposita uova nell'intestino. Il medico l'avverte che probabilmente il cane aveva questo parassita già al momento dell'acquisto.
Anna quindi chiama il negozio chiedendo che il suo cane possa essere visitato, dal momento che la garanzia di otto giorni sotto cui il cane è coperto non è ancora scaduta. Il negoziante si rifiuta, sminuendo la gravità della malattia.
Passano pochi giorni, la garanzia scade e il cane si aggrava ulteriormente.
Stavolta presenta nuovi sintomi, il respiro è affannoso, starnutisce e tossisce. Un'ulteriore visita dal veterinario chiarisce la situazione: bronchite. Le condizioni di Athena, purtroppo, degenerano ulteriormente, ancora una volta dal veterinario. Quella che si credeva essere una curabile bronchite si trasforma in una delle più gravi malattie che colpiscono i cuccioli: il
cimurro.
Quasi sicuramente causato da un vaccino eseguito da persone inesperte o compiuto troppo presto sull'animale. Il negoziante smentisce tutto e invita Anna a non chiamare più dal momento che la garanzia è scaduta.
La salute di Athena per quanto già grave peggiora ancora, ai precedenti sintomi se ne aggiungono degli altri quali stanchezza, depressione, inoltre non mangia nè beve. Una nuova visita dal veterinario e un'altra pesante malattia scoperta: la parvovirosi, pericolosissima per i cuccioli. Forse provocata da un allontanamento prematuro dal latte della madre, ad ogni modo il periodo di incubazione fa presagire che l'abbia intaccata proprio nel negozio. Ormai le
condizioni del cucciolo sono critiche. I veterinari decidono di ricoverarla nell'ambulatorio, ma è troppo debole per scofiggere le due malattie che attanagliano il suo corpo. Muore dopo un giorno.
Venti giorni di agonie sopportate da un cucciolo. Venti giorni di sofferenza da
parte dei padroni.
Perché tutto questo?
Questo succede perché esistono ancora persone senza scrupoli che si preoccupano più di contare i soldi in cassa che della salute degli animali trattandoli con molta noncuranza come oggetti; persone bieche e ipocrite che pur di raggiungere il loro intento, si fingono veterinari facendo vaccini illegali e ignorando completamente le procedure; persone incapaci di dare affetto a creature che, al contrario, regalano amore incondizionato. In questi casi faccio davvero fatica a capire chi è il vero animale.
Athena è stata una vittima inconsapevole della crudeltà umana, una semplice pedina usata per mettere in atto degli imbrogli nei confronti della gente inesperta e ingenua. Mi auguro fortemente che la sua morte non sia stata vana ma che possa aver aperto gli occhi a qualcuno, in modo da non far cadere altra gente nelle trappole di questi commercianti di animali o per lo meno prevenire altri incidenti.
E' stato solo un attimo, ma durerà per sempre.
Addio Athena.


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Ti scrivo qui la mia piccola testimonianza, una storia come molte altre e forse anche meno triste per il momento...dico per il momento perché solo il mese prossimo avrò delle "certezze" sulla salute di una dei miei Cavalier King Charles Spaniel e sarà di lei che ti parlerò in questa e-mail.
Margot, si chiama così la mia piccola UNGHERESE, é stata acquistata in un allevamento di Verona (di cui non conosco il nome) da una coppia.
La cucciola aveva solo due mesi (se si tiene conto che dall'allevamento di Budapest a quello di Verona i cuccioli non ci arrivano in breve tempo siamo certi che lo svezzamento non era stato completato) ed é stata venduta assieme al suo pedigree internazionale e a una manciata di croccantini di dubbia qualità.
Margot é stata poi regalata a me all'età di 14 mesi, la sua famiglia non poteva più tenerla (possibile che l'arrivo di un bambino possa compromettere la felicità di un piccolo cane?????) e io mi sono improvvisata mamma adottiva di un cane proveniente dall'est con gran parte dei problemi che questo comporta.
Margot soffre di intolleranze alimentari che le procurano gastroenteriti molto forti e questo le ha portato inappetenza e di conseguenza sottopeso....pesava all'epoca 4,5 kg, sono riuscita a farla arrivare ora a 6 kg e finalmente il veterinario potrà sedarla per farle le lastre che ci diranno se soffre di displasia all'anca (sottopeso non avrebbe probabilmente sopportato l'anestesia) e farà anche un ecocardio per vedere se soffre di prolasso della valvola mitralica (disfunzione cardiaca che colpisce moltissimi cani di questa razza provenienti dai paesi dell'est).
Soffre inoltre di problemi alle articolazioni delle zampe posteriori, per il momento le rende solo la camminata un po' buffa ma con l'andare avanti dell'età potrebbe avere problemi di deambulazione.
Mi dispiace non aver maggiori informazioni sulla vita ed i problemi di Margot prima del suo arrivo nella mia casa, rimango in ogni caso a tua disposizione per qualsiasi e a qualsiasi ora.


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Il mio sogno è sempre stato avere un carlino.2 anni fa sono venuta a convivere con il mio ragazzo e l'anno scorso l'ho convinto a prenderlo. non eravamo ,purtroppo, a conoscenza di quello che si cela dietro al traffico illegale di cani.infatti continuo a darmi dell'ignorante e della stupida ma ormai è tardi.
ci siamo recati da un allevatore dal quale avevamo già comprato un cucciolo di labrador del quale siamo rimasti molto contenti.sanissimo e un esemplare molto bello.
quindi siamo andati a fiducia. arrivati là anche se lui non ne ha e non ne accoppia ci ha detto che nel giro di pochi giorni si sarebbe informato e mi avrebbe chiamata.
il giorno dopo telefona e mi dice che tra 2 giorni se lo voglio è disponibile un cucciolo di carlino nero di 2 mesi
io ero talmente contenta che non ho esitato a dire di sì
dopo 2 giorni vado a prendere Ciki, questo era il nome che avevo dato al mio cucciolino. già da vedere non era uno spettacolo: il nasino completamente pieno di muco e un pancino gonfio che non nascondeva la presenza di vermi.
gliel'ho fatto notare e per il raffreddore ha detto che in un paio di settimane sarebbe guarito e per i vermi che era già stato sverminato. era il 10 di febbraio quindi sapendo che sono cani molto delicati non ci ho dato peso.
gli ho parlato del pedigree e , io ignorante anche in questo campo , sono stata presa in giro. mi ha detto che per il pedigree bisognava pagare molti soldi e che erano cani che per avere il pedigree i genitori dovevano aver partecipato almeno una volta ad una mostra.
lo so sono stata proprio una stupida ma io non ne sapevo niente. mi ha dato il libretto sanitario (che era fotocopiato !) dicendomi che dopo 15 giorni avrei dovuto fare il richiamo del vaccino.ho pagato Ciki 560 euro.
arrivata a casa Ciki non sembrava stare bene tossiva ed aveva paura.
aveva paura delle persone.era timoroso.
nel pomeriggio l'ho portato dal veterinario.il responso: dovevo sverminarlo, sottoporlo ad una cura antibiotica e di aereosol perchè aveva una tracheite e tutti i linfonodi molto gonfi e la cosa più brutta il cucciolo era ipotermico. il veterinario mi disse che avevo 15 giorni di tempo per decidere se tenere il cane o riportarglielo.non pensai neanche a questa soluzione che forse però sarebbe stata la migliore.
ho iniziato a curare il cucciolo che continuava ad essere molto timoroso e impaurito.non ho mai visto miglioramenti.continuava a tossire e stava un pò meglio solo quando gli facevo l'aereosol. nonostante l'avessi risverminato più volte il pancino era sempre gonfio.però ha sempre mangiato.
solo dopo quasi 3 settimane Ciki aveva preso completa fiducia verso di me e mi era sempre appiccicato.non voleva mai stare solo. è stato il cane più affettuoso che abbai mai visto....
il 22 di marzo ho visto che aveva qualcosa di grave...l'ho portato di corsa dal veterinario che mi disse che aveva avuto un prolasso dell'intestino e che era una cosa rarissima nel cucciolo. da lì non è più stato bene. era affettuoso ma non aveva voglia di giocare mangiava poco e dormiva sempre.
sabato 27 marzo ha iniziato a stare ancora peggio.tremava e sembrava avesse male alla pancia.non aveva mangiato niente ma aveva il pancino gonfissimo.
portato dal veterinario aveva la febbre gli fece una lastra alla pancia per vedere se vi erano corpi estranei ma non c'era nulla.
mi disse di tenerlo a digiuno di tenerlo al caldo e di provargli la febbre di tanto in tanto.verso sera la temperatura si era abbassata ma continuava a respirare in modo strano dai dolori addominali che aveva.
domenica 28 la temperatura era stabile poi tutto in un momento ha iniziato ad abbassarsi.era arrivata a 37. ho chiamato subito il veterinario che mi disse che stava collassando. lo portammo subito in ambulatorio.Ciki portato a casa era 8 etti. in un mese era arrivato ad 1 kilo.era magrissimo.voleva metterlo sotto flebo ma non ci riusciva perchè le vene erano troppo sottili e fragili.poi ricordo tutto sfuocato.....mi ricordo che piangevo e Ciki ogni tanto perdeva conoscenza.stava morendo ma ho sperato fino all'ultimo.poi decisero di operarlo perchè era l'ultima speranza.
Ciki alle 11 di quella mattina mi lasciò.
la cosa più brutta è che anche dopo averlo aperto il veterinario non capì cosa aveva.non c'erano corpi estranei e non c'era torsione allo stomaco.era tutto a posto...
così la vita breve e piena di sofferenze di Ciki finì.non aveva neanche 4 mesi...ho sofferto e soffro tutt'ora...sono cose che non si dimenticano....nessun animale dovrebbe soffrire!!! non ho mai saputo con certezza che fosse un cucciolo proveniente dall'est ma dopo questa esperienza mi sono informata (era ora) e ho scoperto delle cose atroci. sono quasi certa che Ciki fosse uno di quei cuccioli che arrivano da là.
l'unica cosa che mi rende felice è che Ciki almeno per un mese e mezzo abbia scoperto cos'era l'amore e che si sia sentito coccolato e voluto bene.anche se per poco è stato felice!
ciao mio piccolo angelo!!


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Oggetto: Risarcimento danni a seguito acquisto cane di razza Bassethound
La presente per richiedere i danni morali e materiali conseguenti all’acquisto del cane in oggetto per certificata malattia CIMURRO come da attestato del laboratorio di analisi Veterinarie San Marco di Padova che si allega.
Il 16/11/2003, in occasione della Mostra del Cucciolo nella quale eravate espositori, avevo mostrato interesse nell’acquisto di uno dei due cuccioli maschi di Bassethound da Voi esposti;
Nel periodo intercorrente tra il 16/11 ed il 30/11 ho effettuato numerose telefonate al Sig XXX, Vs. incaricato, (tel. 011/724315 ) onde accertarmi che il cucciolo visionato in precedenza non fosse venduto e consentendomi quindi di poterlo acquistare il 30/11 data nella quale avrei effettuato un apposito viaggio a Torino dietro appuntamento con Voi.
Il 30/11, accompagnata dal Sig. (nome), mi sono recata presso di Voi per acquistare il cane ma lo stesso presentava una tosse persistente che è stata giustificata da Voi come un semplice raffreddore. A dispetto dell’appuntamento concordato, avete insistito per non consegnare il cane onde consentirVi di curare questa malattia da Voi dichiarata lieve. Tale soluzione è stata da me ben accetta in quanto Vi ho dichiarato che avendo due bimbe di 4 ed 8 anni che desiderano da tempo un cane, oltre che per motivi igienici, era preferibile non farLe avvicinare ed affezionare ad un animale malato che poteva morire.
Il 30/11 ho provveduto comunque a saldare l’acquisto del cane con un assegno di importo pari a 450,00 Euro.
Nel periodo intercorrente tra il 30/11 ed il 21/12 ho effettuato numerose telefonate per accertarmi dello stato di salute del cane e ricevendo continue rassicurazioni sia dal Sig. Massimo, sia dalla sua collaboratrice, che il cane era in netto miglioramento. Per questo motivo avete pertanto stabilito di far ritirare il cane il giorno 21/12.
Il 21/12 ho effettuato il secondo viaggio a Torino, per ritirare il cane. Purtroppo anche in quella data il cane presentava la stessa tosse del 30/11 cosa testimoniata peraltro anche dalla postilla da Voi apposta sulla scrittura privata di compravendita dietro nostra insistenza. Ovviamente avete più volte asserito che quella tosse sarebbe sparita di lì a pochi giorni somministrando semplicemente lo sciroppo da Voi consigliato e” cambiando aria” e non dovevo in alcun modo preoccuparmi delle possibili ripercussioni fisiche e morali delle mie due bimbe.
Il 23/12 a causa della persistente tosse, ho sottoposto il cane a visita veterinaria presso la Clinica XXX, sentendomi consigliare con stupore un immediato ricovero per chiari sintomi di cimurro. Lo stesso giorno, in occasione del ricovero, il cane è stato sottoposto a prelievo per esame sierologico dal personale della stessa clinica veterinaria.
All’inizio di gennaio ho preso visione del reperto rilasciato dal Laboratorio privato di Analisi Veterinaria YYY, nel quale si attesta la malattia “CIMURRO CANINO”.
Dal giorno 23/12 alla data odierna sto sottoponendo il cane a continue cure mediche nella speranza di una possibile guarigione.

A seguito di quanto sopra la sottoscritta chiede che vengano da Voi rimborsate tutte le spese di assistenza medica sostenute e da sostenere per le quali Vi rendicontero’ quanto prima l’importo.

Inoltre qualora il cane deceda, oltre i danni materiali consistenti in questo caso nelle spese di trasferta, nell’acquisto del cane, e nelle spese mediche, sarà mia cura quantificare i danni morali derivanti presumibilmente anche dal trauma subito dalle mie due bimbe di 4 e di 8 anni, fatto del quale Vi avevo informato sin dal giorno 30/11.


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Qui a Padova eurocucciolo è venuta gennaio e io ci sono stata. Mi aspettavo di trovare tanti allevatori con i loro cani e le foto delle cucciolate. Invece ho trovato, in un tendone a cui il comune di Padova (e questo è davvoro schifoso) ha dato uno spazio, un serie di recinti bassi, con cuccioli dentro, una specie di segatura per terra e una ciotola d'acqua. I recinti erano bassi perchè i visitatori, benchè ci fosse un cartello con scritto 'vietato toccare i cuccioli' potessero comunque testare la merce. Assistenza ai cuccioli: nessuna.
Informazioni: zero, eccetto la scheda di una qualche enciclopedia sulle diverse razze dei cani. E uno striscione appeso alla parete con pubblicizzato un 'rivenditore' di cani, che disponeva di tutte le
razze.
Alla cassa, e qui viene il bello, un signore e una signora (molto, ma molto probabilmente i proprietari-venditori-contrabbandieri di carne cinofila) che facevano pagare un biglietto di 6 euro. Come dire, se non vendo il cane, almeno mi prendo i soldi (e non pochi) del biglietto. E i due loschi figuri mi hanno lasciato entrare con la mia whippet, avvertendomi che 'i nostri cani potrebbero fare un po' di confusione.' Hanno abbaiato per tutta la visita, che dura la massimo dieci minuti. Di afflusso ce n'è stato un bel po', non c'era ressa perché se la sbrigavano presto. Non mi sembravano molto soddisfatti, una vola usciti.... Due chicche: mi hanno concesso un ridotto perchè
avevo la tessera enci che hanno fatto a finta di controllare, e all'ingresso del tendone c'erano dei butta fuori.... Fate un po' voi.
Uscita dall'eurocucciolo sono andata subito alla sede enci, che però era chiusa. Amici soci enci mi hanno consigliato di risparmiare tempo perché all'Enci non gliene può fregare di meno.
L'euro cucciolo è passato a Vicenza e un'amica mi ha raccontato che la specie di fiera ha suscitato molte proteste da parte dei cittadini che hanno scritto ai giornali locali. E che è comparso persino un articolo sul Gardian su questa faccenda. vorrei dire solo una cosa (le altre le risparmio, potrebbero essere troppo volgari...) non andate a eurocucciolo, sabotate la farsa...per favore.


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VOGLIO SEGNALARE I PROBLEMI CHE HO ATTUALMENTE CON UN CANE COMPRATO
ALLA MOSTRA DEL CUCCIOLO CHE SI TIENE OGNI ANNO AL FORUM DI ASSAGO. IN REALTA' I CANI IN MOSTRA SI POSSONO ACQUISTARE A PREZZI DAI 300 AI 600 EURO SENZA PEDIGREE MA CON VACCINAZIONE E PER QUELLI PROVENIENTI
DALL'ESTERO ANCHE IL MICROCHIP.
IL MIO CAGNOLINO UN BARBONCINO DI DUE MESI E MEZZO DOPO QUALCHE GIORNO PRESENTA TOSSE E ORA INAPPETENZA E VOMITO.
SPERO CHE NON SIA NIENTE DI GRAVE MA NON NE SONO PROPRIO SICURO.
CERTO IL NEGOZIANTE DI TORINO CHE HA EFFETTUATO LA VENDITA DA TUTTE LE GARANZIE SOLO SULLA CARTA PERCHE' PER EVERE IL LIBRETTO
SANITARIO CON LA DATA DELLA VACCINAZIONE ABBIAMO DOVUTO ASPETTARE CHE LA GARANZIA
1 MESE SCADESSE A QUELLA DATA ABBIAMO RICEVUTO DAL VENDITORE IL LIBRETTO SANITARIO PERALTRO MOLTO ANONIMO.
SPERO CHE QUESTA MIA LETTERA SERVA PER EVITARE AD ALTRI L'ACQUISTO PRESSO QUESTI NEGOZIANTI CHE SI SERVONO DI MOSTRE PER
INVOGLIARE ALL'ACQUISTO DI ANIMALI DI CUI NON SANNO DARE NESSUNA GARANZIA.
UN GRAZIE A TUTTI PER EVIDENZIARE QUESTI PROBLEMI E SPERO CHE LA MIA LUNA COSI' SI CHIAMA POSSA GUARIRE

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NORMATIVE SULL' IMPORTAZIONE

IMPORTAZIONE DI CANI:

VIETATO SE HANNO MENO DI 3 MESI e 21 GIORNI DI VITA


Lo ricorda il Ministero della Salute con due note ufficiali del Direttore Marabelli.

- 7 maggio 2005

- E' vietato introdurre in Italia - da Paesi comunitari e da Paesi terzi - cani di età inferiore ai tre mesi. Lo precisa, in una dettagliata nota, la Direzione generale della Sanità veterinaria e degli alimenti del Ministero della Salute.

Il Ministero spiega - anche in seguito a una specifica richiesta formulata dallo stesso dicastero alla Commissione Europea - che a tutt'oggi non è stata predisposta alcuna autorizzazione generale per l'introduzione in Italia, da Paesi terzi, per motivi commerciali, di cani, gatti e furetti di età inferiore ai tre mesi e che quindi tali movimenti devono ritenersi vietati.

E' possibile introdurre in Italia cuccioli di età inferiore ai tre mesi (per motivi non commerciali), ma tale movimentazione deve essere subordinata alla somministrazione del vaccino antirabbia. La Commissione precisa che il vaccino deve essere somministrato nel rispetto delle indicazioni fornite dalle case produttrici e che proprio le case specificano che l'età minima per sottoporre gli animali alla vaccinazione è di tre mesi.

Occorre considerare inoltre che il vaccino è considerato valido ventuno giorni dopo la somministrazione. Insomma, per ragioni diverse, è vietato portare in Italia cani, gatti e furetti di età interiore ai tre mesi e ventuno giorni, sia per motivi commerciali, sia per motivi non commerciali. Si tratta di un principio importantissimo.

Su questo fronte l'Enpa è da tempo impegnata con l'obiettivo di stroncare il traffico di cuccioli - soprattutto di cani di razza - provenienti dai Paesi dell'Est. Tali cuccioli vengono spesso importati da commercianti senza scrupoli e messi in vendita negli esercizi commerciali o nelle fiere. Sull'argomento, il senatoreEttore Bucciero ha presentato di recente una interpellanza. Di seguito si riporta, integralmente, il testo della direttiva del Ministero della Salute e la circolare - che il dicastero cita - relativa all' applicazione del regolamento comunitario sull'introduzione di cani, gatti e furetti.

MINISTERO DELLA SALUTE


DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA' VETERINARIA E DEGLI ALIMENTI
UFFICIO III

ASSESSORATI ALLA SANITA' DELLE REGIONI E DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

SERVIZI VETERINARI LORO SEDI

ASSESSORATO ALL'AGRICOLTURA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
SERVIZIO VETERINARIO

SEDE UFFICI VETERINARI PER GLI ADEMPIMENTI COMUNITARI
LORO SEDI
POSTI DI ISPEZIONE FRONTALIERI
LORO SEDI
E. p.c.
UFFICIO VIII
UFFICIO X
Prot.n. DGVA-III/4508/P-I-4-C-B/10
Allegati (nota della Direzione generale).

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Qualcosa si muove!

L'Associazione "Dalla parte del cane Onlus" e la rivista "Ti presento il cane"
promuovono la creazione di un

COMITATO DI STUDIO
PER LA REDAZIONE DI UNA PROPOSTA DI LEGGE

al fine bloccare il traffico illecito di cuccioli dall'Est europeo e ogni altra forma di sfruttamento commerciale che comporti il maltrattamento di animali

La proposta sarà tesa ad ottenere:
a) il DIVIETO di importazione di cuccioli inferiori ai quattro mesi per scopi commerciali;
b) il DIVIETO di esposizione di cuccioli in fiere, mostre o qualsiasi altro genere di manifestazione pubblica, in quanto questo trattamento contrasta con precise disposizioni della legge 189/04, Titolo IX-Bis - Dei delitti contro il sentimento per gli animali.
All’ Art. 544-ter si legge infatti: - “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro”.
E’ scientificamente provato che le fiere del cucciolo comportano un trattamento incompatibile con le caratteristiche ecologiche (e soprattutto etologiche) del cane, perché il distacco precoce dalla famiglia d’origine è causa di seri problemi psicofisici. Inoltre, dato l’elevatissimo numero di cuccioli che si ammalano e/o muoiono a causa della cattiva gestione e dei viaggi in pessime condizioni igienico-sanitarie, si configura anche un reato di maltrattamento come all’Art. 544-bis. - (Uccisione di animali). “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.
c) una legislazione più severa per quanto riguarda il commercio di cuccioli in negozio, chiedendo espressamente il divieto di esposizione in vetrina;
d) una legislazione più severa sul trasporto di cuccioli da Paesi stranieri, causa prima delle malattie e delle conseguenti morti che si verificano in un numero insostenibile di casi.





Links di alcune testimonianze dal forum:


http://cavalierking.forumfree.net/?t=14226908

http://cavalierking.forumfree.net/?t=10314328&st=30

http://cavalierking.forumfree.net/?t=14108723

(aggiungo man mano che mi mandate i links! Grazie a tutti)
 
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3 replies since 6/2/2007, 21:35   8769 views
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